America, Canada, Diari

Viaggio nel Canada orientale

Un prologo a questo viaggio lungo tre settimane: il Canada Orientale è uno stato molto interessante dal punto di vista naturalistico e sarebbe il caso di tralasciare la visita alle grandi città che non offrono nulla se non una tappa di riposo. Unico rimpianto è non aver concentrato di più il viaggio sui parchi e meno sulle città (ma non è stata proprio una mia scelta!!!).
Il Canada Orientale è passeggiate, bicicletta, canoa, boschi, laghi e animali. Puntare su queste cose vuol dire godere appieno del Paese e si godrà comunque della cordialità delle persone del posto.

12 Luglio 2012
Partenza da Roma per Toronto alle 10.45. La compagnia è Alitalia, scelta solamente perchè ho degli sconti sui biglietti, in quanto la tariffa a prezzo pieno più conveniente era quella della compagnia low cost Air Transat. La scelta di Alitalia è subito ripagata dal fatto che sul volo non ci sono gli schermi sui sedili, che vuol dire che per 10 ore di volo, o si dorme o dobbiamo inventarci qualcosa. Che delusione!!! Per fortuna che riesco a dormire per quasi tutto il viaggio.
Atterriamo all’aeroporto di Toronto alle 14.30 ora locale (sono 6 ore di fuso orario in meno). Abbiamo prenotato su internet mediante il portale RentalCars un’automobile per il viaggio. La compagnia di noleggio è Alamo. Dopo una serie di disguidi sia da parte di RentalCars che di Alamo, tanto per cominciare in tranquillità la vacanza, finalmente entriamo in possesso di una Ford Fiesta e ci dirigiamo verso l’albergo con il nostro Tom Tom (conviene comprare l’applicazione che noleggiarlo).
Il nostro primo albergo è Clarion Hotel & Suites Selby (leggi la recensione su TripAdvisor), nella zona nord rispetto al centro di Toronto. La camera è carina, la vista un po’ meno in quanto siamo al piano terra ed abbiamo la finestra che dà sui condizionatori e sul palazzo di fronte.
Nel tardo pomeriggio facciamo un giro a piedi nei dintorni e dopo aver trovato il peggiore Starbucks mai visto, ci dirigiamo a Yorkville, zona commerciale con negozi e ristoranti, dove c’è molto movimento. La nostra prima cena è alle 7 di sera in un pub con birra, tacos e hamburger.

13 Luglio 2012
La giornata è interamente dedicata a Toronto e ci muoviamo a piedi dall’albergo. Visitiamo la città in lungo e in largo passando per la zona commerciale Entertainment, l’enorme Eaton Center (centro commerciale), Old York che è la zona più “antica”, il St Lawrence Market (leggi la recensione su TripAdvisor) che è un buon posto per fare una sosta per pranzo, la riva del lago Ontario dove ci fermiamo a bere qualcosa (è una giornata molto calda), la CN Tower, una torre altissima con un ristorante in cima che ha un biglietto salato per salire, il Rogers Center dove fanno le partite di baseball che seguono molto ed infatti si sta per disputare una partita fuori stagione di campionato.
Da lì risaliamo verso l’albergo passando per Chinatown, il Kensington market, che dovrebbe essere la zona hippy e fricchettona di Toronto ma non è nulla di più di qualche negozio colorato che vende prodotti esotici o simili, passiamo per il college e finalmente in albergo. Diciamo che a parte il Distillery Historic District abbiamo visto un po’ tutta la città, e da quello che abbiamo visto, non ci teniamo ad approfondire ulteriormente.
La sera andiamo nel vicino quartiere greco, inconfondibile visto che sulla strada principale ci sono solamente ristoranti greci uno attaccato all’altro. Scegliamo il ristorante Astoria (leggi la recensione su TripAdvisor), discreto.

14 Luglio 2012
Oggi andiamo alle cascate del Niagara che sono a circa 1h e 30 min in auto da Toronto (128 Km). Appena usciti dall’autostrada parcheggiamo a Kitchenery Road a 1,50 CAD (dollari canadesi) l’ora, che penso sia una tariffa accettabile rispetto quelle nei pressi delle cascate. Da qui ci vogliono 5/10 minuti per raggiungere le cascate e la vista che ci si presenta è bellissima. Per prime avvistiamo le cascate del versante americano. Dopo un po’ di foto continuiamo verso quelle canadesi, a forma di ferro di cavallo, molto più belle. Il percorso ci porta fin sopra le cascate e vediamo la distesa d’acqua scorrere e precipitare. Soddisfatti del percorso decidiamo di non prendere il traghetto, d’altronde la vista che abbiamo avuto da sopra è stata emozionante.
Di ritorno verso la macchina pranziamo all’Hard Rock Cafè.
Una delle mete consigliate dalla guida nei dintorni delle cascate è Niagara-on-the-Lake, paesino stile coloniale, che si affaccia sul lago Ontario, da visitare se si è di strada perchè a parte una via con negozietti, molto turistica, non offre molto. Merita però la vista sul lago.

15 Luglio 2012
Verso Algonquin Park per 285 Km, tenendo sempre d’occhio i limiti di velocità. Facciamo una sosta per pranzo a Bracebridge, piccolo paese con delle cascatelle qui e lì che è attraversato da un fiume. Arriviamo all’albergo nel primo pomeriggio all’Algonquin Lakeside Inn (vedi la recensione su TripAdvisor), un albergo con la forma di un motel / campeggio, che si trova in una bella posizione sul lago.
Dopo poco comincia a piovere e attendiamo che smetta per fare un giro nei dintorni, fatto di laghi e boschi e animali (lepri, procioni, scoiattoli si vedono facilmente).
Ceniamo al risto-pub The Cookhouse, unico per qualche km e dalla cucina mediocre.

16 Luglio 2012
Finalmente ci addentriamo nella natura del Canada scegliendo uno dei percorsi dell’Algonquin Park, consigliatici dalle guardie parco che si trovano al centro di accoglienza all’ingresso del parco (per entrare nel parco è necessario pagare un biglietto di ingresso; noi l’abbiamo preso in albergo ad un prezzo conveniente).
Il primo percorso è Track & Tower, di 7.7 km molto semplice, che si addentra nella foresta e costeggia laghi e torrenti. All’ingresso di ogni percorso è possibile prendere una guida che indica i punti di interesse e che al termine del percorso può essere restituita oppure pagata.
Al termine di questo andiamo verso il centro visite principale, dove un percorso spiega anche la vita nel parco dei vari animali che lo popolano e la sua storia. C’è anche una bella vista su una grande area del parco. E da una cartina mi rendo conto dell’immensità del parco e di quale minuscola area al confronto abbiamo attraversato.
Dopo esserci riposati un po’ andiamo alla ricerca dei castori nel percorso Beaver Pond e scopriamo anche che tipo di animale è il castoro e vediamo come ha modificato la natura per le sue esigenze, ad esempio costruendo laghi da fiumi grazie alle ingegnose dighe che costruiscono. Sembra però che tutto ciò non giovi solamente al castoro ma a tutti gli animali del parco.
E fortunatamente non tardiamo ad avvistarne due, a debita distanza, e poi un altro. Sono dei topi giganti!!!

17 Luglio 2012
Altro giorno di natura, ci addentriamo nel lungo e faticoso percorso Mizzy Lake di 11 Km. La foresta è bellissima e fittissima, non ha nulla da invidiare alle foreste tropicali. Le zanzare sono un problema da affrontare con anti-zanzare alla mano, sono fastidiose. Ma il percorso è molto affascinante, costeggia laghi che sono uno diverso dall’altro, e uno di questi è abitato dalle tartarughe.
E poi la grande sorpresa, quando forse non ci speravamo più: incontriamo un alce, gentilmente segnalataci da una ragazza che seguiva il percorso prima di noi. Troviamo l’alce immersa nelle acque di un lago che un po’ si pulisce, un po’ sembra mangiare l’erba e sta lì beata incurante della nostra discreta presenza. Lo spettacolo è bellissimo, è un animale molto affascinante ed elegante.
Proseguiamo per il percorso e comincia a sentirsi la stanchezza.
Terminato il percorso mangiamo nel parco e poi a riposarci in albergo, che giornata!!!

18/07/2012
Con grande dispiacere partiamo e ci dirigiamo verso Gananoque, per vedere le famose Thousand Islands.
Il tragitto in macchina è lungo strade desolate con pochissime abitazioni, nel pieno della campagna canadese, per più di 300 Km (quasi 5 ore di viaggio). A parte laghi e boschi, non ci sono grandi distrazioni. Troviamo casualmente un posto per mangiare molto carino e accogliente, Addison’s restaurant lungo la Highway 41 nei pressi di Kaladar, una buona parentesi nella cucina canadese non proprio di mio gusto.
L’albergo Colonial Resort a Gananoque (leggi la recensione su TripAdvisor) è prima dell’ingresso in città e per raggiungerla è necessario usare la macchina. E l’albergo non è proprio un albergo ma una sorta di motel di dubbio gusto e pulizia.
Ci riposiamo un po’, facciamo un tuffo in piscina e poi facciamo una passeggiata a Gananoque senza trovare molto da fare. Ci informiamo per gli orari dei traghetti che vogliamo prendere il giorno seguente per fare un giro tra le Thousand Islands, le moltissime isole che si trovano tra il lago Ontario e il fiume Saint Lawrence, in territorio canadese e americano.

 

19/07/2012
La gita in traghetto per le Thousand Islands inizia a metà mattinata e dura circa 2h30 min al prezzo di 30 CAD a persona con la linea Gananoque Boat Line.
Le isole sono belle e quasi tutte abitate. Il paesaggio è insolito e piacevole anche se il tragitto sembra essere un po’ lungo, forse perché abbiamo scelto di non fare nessuna sosta (c’è la possibilità di scendere e visitare il Boldt Castle su una delle isole). Il pomeriggio ci dirigiamo verso Mallory per visitare il Saint Lawrence park. Il tragitto che abbiamo scelto noi, che parte davanti al centro informazioni, non ci è piaciuto, assolutamente privo di cose da vedere e in più siamo stati mangiati dalle zanzare.
La serata andiamo a Kingston, cittadina molto più vivace di Gananoque. Suggerisco di dormire qui anche se gli alberghi sono un po’ più cari, ma almeno c’è la possibilità di fare qualche piacevole passeggiata e c’è scelta per i ristoranti e locali.

20/07/2012
La destinazione di oggi è Montreal, città giudicata tra le più vivibili del mondo per qualità, servizi e stile di vita. Ci aspettano quasi 300 Km e più di 3 ore di viaggio.
L’albergo è il Maritime Plaza (leggi la recensione su TripAdvisor), non molto centrale ma le zone di interesse si raggiungono comunque facilmente a piedi e anche qui riusciamo a girare la città quasi senza mai prendere la macchina. Il pranzo è in un ristorante indiano a buffet proprio sotto l’albergo e ci facciamo ingannare dall’ampia varietà, per scoprire poi che il cibo non era molto saporito e poco “digeribile”. Nel pomeriggio facciamo una passeggiata nei dintorni dove ci sono delle strade commerciali, il quartiere Entertainment, vale a dire il quartiere dello spettacolo e intrattenimento, dove è stato organizzato un festival, anzi due festival, con concerti, spettacoli all’aperto per grandi e bambini, e tutta Montreal sembra essersi riversata qui. Superato l’Entertainment, attraversiamo The Village, costeggiato di locali e proseguiamo ancora. Solo quando decidiamo di tornare indietro ci rendiamo conto che abbiamo fatto molta strada senza accorgercene, evidentemente Montreal ci ha intrattenuto piacevolmente.

21/07/2012
La visita di Montreal prosegue verso la città vecchia (Vieux Montreal) e la zona del porto vecchio (Vieux Port) che decidiamo di raggiungere a piedi dopo una buona colazione da Second Cup. La città vecchia è una zona “antica” della città trasformata in un’attrazione turistica, con una connotazione totalmente diversa dal resto della città e la attraversiamo velocemente. Anche la Basilica di Notre-Dame non ci convince molto (specialmente dopo aver visto quella di Parigi alla quale sembra che questa si ispiri e che si paga il prezzo del biglietto di ingresso) e proseguiamo girovagando anche nella zona di Vieux Port ristrutturata, che ospita ora il museo della scienza e qualche bancarella. A parte la pista ciclabile e la vista all’orizzonte sull’altra sponda del fiume non c’è nulla che ci convince e andiamo a pranzo. Oggi proviamo la poutine, probabilmente non nel migliore locale della città, ma conoscendone la ricetta (patatine fritte, sugo e formaggio e non ricordo cos’altro) non siamo comunque molto entusiasti di provarla, ma se è il piatto “nazionale” del Canada va provato! E sì, non sarà proprio il nostro piatto preferito della vacanza.
Dopo una sosta in albergo ci dirigiamo a piedi verso il Parc Mont Royal, il parco preferito, così dice la guida, dai cittadini di Montreal. Per raggiungerlo il percorso è tutto in salita, e lo stesso parco non si chiama Mont per caso, perché sorge su una collinetta. Il parco è molto alberato e è possibile fare un percorso alternato da scalette, tutto in salita per raggiungere il belvedere, una grande piazzola con un’ampia vista sulla città, niente male.
Vista l’ora e la fame, ci sbrighiamo a cercare un posto per mangiare prima che chiudano tutti, e facendo un giro nei dintorni del parco, troviamo un ottimo ristorante greco Acropolis (leggi la recensione su TripAdvisor).

22/07/2012
Convinti di aver visto ciò che potevamo e volevamo di Montreal, andiamo a visitare la campagna circostante e ci dirigiamo a 40 Km a sud-est a Saint Jean Sur Richelieu. Nel paesino non c’è molto da fare, a meno di percorrere una pista ciclabile lungo il canale. All’orizzonte vediamo la campagna e qualche collina e ci dirigiamo lì. Incontriamo una fattoria/agriturismo che coltiva mele e ha una casa di produzione del succo d’acero (Sugar House): Erabliere Charbonneau (leggi la recensione su TripAdvisor) in località Mont Saint Gregoire. Oltre a vendere i prodotti che producono hanno anche un ristorantino specializzato in crepes, buonissime! E scopriamo anche il succo di mela, eccezionale.
Dopo aver dato un’altra occhiata alla campagna torniamo verso Montreal e andiamo a passeggiare al Parc La Fontaine e cerchiamo qualcosa nei dintorni e finiamo sulla Avenu du Mont-Royal dove abbiamo un po’ di scelta per la cena. Scegliamo Pizzedelic, un locale carino che cucina della pizza “Europea” simile ad un grosso cracker senza sale con sopra il condimento della pizza… risultato non degno di nota.

23/07/2012
Partenza per la regione Laurentides, nel paese di Saint Sauveur des Monts. Il paese è molto piccolo, in una zona di montagna ed il paesaggio è totalmente cambiato rispetto a quanto visto fin ora. Alloggiamo in un B&B molto bello, Auberge Sous l’Edredon (leggi la recensione su TripAdvisor). La nostra stanza arredata con molto gusto, si affaccia sulla montagna e tutta la casa è arredata con uno stile piacevole ed elegante. Complimenti a Stephan!
La zona è molto bella, peccato però che il tempo ci costringa a non muoverci molto nel pomeriggio.

24/07/2012
Anche oggi il tempo non sembra dei migliori e decidiamo di saltare l’escursione a Mont Tremblant con mio grande rammarico. In alternativa ci dirigiamo a Ste-Adele per noleggiare una bicicletta presso Expresso Sports a 20 CAD per 4h (25 CAD per tutto il giorno). Il percorso che vogliamo fare comincia proprio dove abbiamo noleggiato le bici ed è lungo una vecchia ferrovia convertita in pista ciclabile. Il percorso intero è di circa 200 Km. Il tratto iniziale è in leggera salita e si affaccia su laghi e fiumi e attraversa la campagna selvaggia. Noi abbiamo percorso in totale circa 32 Km, ma avremmo proseguito se non fosse stato per il dolore di sedere di chi non è abituato ad andare in bici.
La sera il ristorante greco Lezvos ci concede un’ottima cena ad un prezzo non altrettanto buono, ma ci alziamo comunque soddisfatti.

25/07/2012
A malincuore per non aver visitato il parco di Mont Tremblant, ci muoviamo per raggiungere la nostra prossima tappa: Quebec City (circa 300 Km per poco più di 3 ore di viaggio).
L’albergo Hotel Baie de Beauport (leggi la recensione su TripAdvisor) che ho prenotato è veramente scadente e fuori mano ma purtroppo anche volendo scegliere altro, i prezzi si alzano molto. Quanto è caro il Canada!
Contrariata per la posizione dell’albergo, prendiamo la macchina per andare nel centro città. Parcheggiamo vicino a Grand Alle Est, una via elegante, ricoperta di locali per cenare e bere e da lì raggiungiamo il centro storico di Quebec, passando per la Citadelle, un’ampio spazio verde che offre una bella vista sul fiume. La città vecchia si divide in alta e bassa. La prima impressione è di una zona esclusivamente turistica, zeppa di negozi per turisti, abbellita per turisti. Insomma non mi è piaciuta affatto. Impossibile tra l’altro mangiare in questa zona, i prezzi sono proibitivi.

26/07/2012
Non interessanti ad altro di Quebec, andiamo a scoprire i dintorni. Vicino all’albergo ci sono le cascate di Montmorency e qui sfruttiamo l’unica notizia interessante della guida Lonely Planet (alla quale ho detto basta), cioè di non parcheggiare vicino le cascate (prezzi esorbitanti) ma  dove si trova la chiesa ad 1 km poco prima delle cascate.
La cascata è interessante ma il contorno non mi esalta come le cascate del Niagara. I visitatori possono arrampicarsi per vederla dall’alto o attraversarla mediante un ponte o prendere una funicolare che porta in cima.
La tappa seguente è l’isola Ile d’Orleans, raggiungibile mediante il ponte che si trova proprio davanti la cascata. L’isola è un’oasi di campagna, coltivata a tratti, molto tranquilla e piacevole. Da girare in bicicletta oppure, come abbiamo fatto noi, ci si può concedere delle lunghe passeggiate sulla spiaggia. Diverse sono le fattorie o i posti per mangiare. Noi abbiamo pranzato al Cafe Bistro de la Plage, da segnalare per la bella terrazza che affaccia sulla spiaggia e sul lungo fiume.
Nel tardo pomeriggio andiamo a vedere un film in lingua inglese, appena uscito: The dark Knight rises. Cinema molto comodo, ma molto costoso… il Canada ci ridurrà al lastrico!

27/07/2012
Finalmente è arrivato il motivo per cui ha preso forma il viaggio: avvistamento balene! La nostra destinazione è Tadoussac, cittadina tra il Riviere Saguenay e il fiume Saint-Laurent. Le acque calde del Saguenay qui incontrano quelle fredde e salate del Saint-Laurent, dando origine al krill di cui si cibano le balene. Per questo in un periodo che va da Maggio a Ottobre circa, nella zona intorno Tadoussac si riversano diverse specie di balene.
Dopo 225 Km in circa 4 ore, arriviamo sulla riva del Saguenay dove ci imbarchiamo gratuitamente per arrivare a Tadoussac che si trova sull’altra sponda. L’albergo, più somigliante ad un B&B, dove soggiorniamo è l’Auberge Maison Gagne, accogliente e pulito e si trova vicino all’attracco ed a pochi passi dal centro cittadino.
In albergo acquistiamo i biglietti per il tour in gommone (150 CAD per due persone) per l’avvistamento delle balene che parte nel primo pomeriggio. L’agenzia che organizza il tour ci dà tutto l’equipaggiamento anti spruzzo balena, che consiste in una tutta impermeabile.
Il tour parte e gli avvistamenti sono diversi, delfini, balene e foche, e chiaramente ci soffermiamo sulle balene. L’emozione è tantissima: sono dei giganti impressionanti che si muovono intorno a noi con leggiadria e fanno rumore solo quando emergono, il suono del fruscio dell’acqua che si sposta per far posto alla loro mole. Salgono in superficie, mangiano per qualche minuto, vanno sott’acqua e poi riemergono e così via fino a quando non vediamo emergere la loro coda con la quale si danno un’ampia spinta per inabissarsi, che per noi ha il significato di un saluto.
E ci sono mancati i beluga, che eravamo molto curiosi di vedere.
Per cena scegliamo un ristorante a buffet con una bellissima vista sulla baia di Tadoussac ma una pessima cucina.

28/07/2012
In mattinata intraprendiamo una passeggiata lungo la costa di Tadoussac che parte dalla spiaggia della cittadina e si snoda sulla sinistra. Lungo il percorso avvistiamo per pochissimo anche una balena. La passeggiata lungo la costa è inizialmente sulla spiaggia, poi un po’ impervia e bisogna arrampicarsi sulle rocce, e poi continua piacevolmente sulla spiaggia. Ci allontaniamo parecchio fino a quando la sete e la fame ci spingono a tornare indietro e cambiamo percorso arrampicandoci e inoltrandoci su una stradina dove ci sono delle case residenziali che sbuca poi sulla strada principale di Tadoussac. Dopo un costosissimo e scarso panino ci riposiamo un po’ e poi prendiamo la macchina per andare in un punto di osservazione di Tadoussac. La costa sulla quale ci affacciamo è davvero bella ma di balene neanche l’ombra. Decidiamo allora di spostarci per qualche chilometro, 30 Km, verso il centro di osservazione e di interpretazione Cap de Bon-Desir. Quando arriviamo il centro è chiuso ma è comunque raggiungere i punti di osservazione sulla costa con una passeggiata di 10 minuti. Anche qui lo spettacolo sulla costa, al tramonto, è meraviglioso. Ci troviamo su dei grossi scogli lisci che scendono a picco nel mare. Ci accomodiamo come le altre persone che si trovano lì su degli scogli vicino al mare e inizia lo spettacolo. Le balene si susseguono in una direzione e nell’altra davanti a noi e rimaniamo estasiati. Quando il freddo e la fame cominciano a farsi sentire salutiamo le balene per l’ultima volta in questo viaggio, che volge al termine, e che concludiamo veramente in bellezza.
Questa sera ceniamo in una specie di pub-ristorante e il cibo è leggermente superiore alla media di Tadoussac.

29/07/2012
Con calma e con un po’ di rammarico, torniamo verso Quebec City con un percorso leggermente diverso dall’andata. Nel pomeriggio facciamo un’altra passeggiata in città, ma l’aspetto troppo turistico del luogo continua a non piacerci.

30/07/2012
La mattina lasciamo la macchia all’aeroporto di Quebec e ci accingiamo a prendere un volo dell’Air Canada che cancelleranno. Mattinata passata in aeroporto e per fortuna che riusciamo a partire invece con il volo che parte dopo pranzo. Arriviamo a Toronto un po’ tardi per fare dei programmi, ma avendo l’albergo, Bond Place Hotel, nel centro della città, possiamo fare un giro e fare l’ultima cena all’Hard Rock Cafè: ancora hamburger!!!!

31/07/2012
E’ arrivato il giorno che sta alla fine della vacanza, la partenza!!! Il volo è nel primo pomeriggio e in aeroporto per il check-in Alitalia c’è un delirio.
Nuovamente sull’aereo non abbiamo gli schermi sul sedile per passare queste nove ore e trenta di volo e mi tocca crollare di sonno sul sedile col pensiero… mai più un volo Alitalia….