Asia, Birmania, Diari

Birmania, alla scoperta si un paese ricco di sorprese

Birmania

Questo viaggio in Birmania è stato fatto prima della ribellione dei monaci, visitando il paese abbiamo visto molta povertà, anche se accompagnata sempre da un sorriso, i segni della dittatura agli occhi di noi occidentali non sono molto evidenti se non nella negazione di alcuni nostri capisaldi come l’impossibilità assoluta di usare i cellulari o le carte di credito, anche internet, tranne in rarissimi casi, in alcuni hotel internazionali, non è stato possibile utilizzarlo e ove anche sia possibile ogni messaggio è controllato dal regime che cancella i messaggi che contengono anche una sola parola ai loro occhi sospetta. (è successo a me non è arrivata un email del tutto innocente a mia figlia perché c’era una non so quale parola proibita).
E’ comunque un paese straordinario con una grande storia alle spalle, un arte sublime e della gente veramente fantastica.
Abbiamo girato questo paese in auto con un autista che cambiava ad ogni destinazione e oltre a essere per niente costoso è forse l’unico modo di godersi il viaggio in autonomia senza essere in gruppo, anche perché non è consentito agli stranieri affittare un auto. Dà comunque modo di conoscere un sacco di persone e devo dire veramente brave e in gamba. Ci hanno portato in posti particolari e fuori da soliti circuiti.
Ci sono cose che non ti aspetti come Bagan la famosa valle dai mille templi dove la cosa che ti colpisce di più sono degli affreschi pregevoli all’interno di molti templi.
Ma non credo che dimenticherò mai un giorno a Bagan, il nostro autista ci ha portato a vedere uno dei tanti templi minori, ma con degli affreschi bellissimi e poiché eravamo i soli visitatori il guardiano che abitava lì vicino ci ha dato le chiavi del tempio. E mio marito dopo aver trafficato un po’ con un lucchetto lo ha aperto ed era solo per noi, per un’ora siamo stati i soli padroni di un antico tempio di Bagan. Poi gli abbiamo ridato le chiavi e la magia è finita.

19 marzo 2006 – Da Roma ci imbarchiamo con la SINGAPORE airlines alla volta di YANGON. All’arrivo ci sistemiamo all’hotel Kandawgyi Palace, un antico club della caccia, inglese interamante in legno, adagiato lungo le sponde dell’omonimo, splendido, lago – dopo pranzo visitiamo una città particolarmente bella, immersa nella jungla, con due vasti laghi, ma anche lunghi viali con palazzi coloniali, barche e giunche che si incontrano lungo il fiume Irawaddy. Abbiamo visitato la Shwedagon  Paya alta 98 m, rivestita di oltre 2500 placche d’oro e tempestata da più di 2000 carati di brillanti e migliaia di pietre preziose, è la più incredibile delle pagode comprende anche decine di zedi, statue, templi, padiglioni ecc; l’ingresso principale è quello meridionale con una scalinata da fare scalzi, perché tutti i templi in birmania si visitano rigorosamente scalzi, anche quelli in rovina. Lungo questa scalinata ci sono interessanti negozi per i fedeli. Da vedere anche il mercato di BOGYOKE AUNG SAN con uno sconfinato assortimento di articoli d’artigianato.

20 marzo 2006 – YANGON volo AIR BAGAN per MANDALAY – sistemazione hotel Mandalay Hill – città fondata nel 1857 sacra alla religione buddista con un gran numero di monasteri. Gli Ingressi ai siti sono piuttosto cari conviene visitare solo quelli principali : 1) Mandalay Fort – ingresso $ 5) un imponente complesso di edifici circondato da mura di 2km per lato circondate da un fossato, 2) Mandalay Hill – ingresso $3 scalinate da fare scalzi o in ascensore per salire a questo complesso di palazzi, con budda, templi ecc, 3) la Kuthodaw Paya con il libro più grande del mondo fatto di 729 lastre di pietra ognuna contenuta in un piccolo tempietto bianco(ingresso $5 che comprende la Sandamani Paya con un gruppo di stupa bianchi), 4) il monastero di Shwenandaw Kyaung l’unico rimasto in legno intagliato (ingresso $ 5 comprende anche il monastero di Atumashi),  5) Maha Muni paya ( ingresso $ 4) a 1,5 km dall’aeroporto, con una delle più venerate immagini di budda proveniente dall’Arakan, risale al I° secolo costruita in bronzo e ricoperta d’oro nel corso dei secoli dai pellegrini è alta 4 metri è vietato scattare foto.nel cortile ci sono 6 statue in bronzo provenienti dall’Angor Wat ed un gong birmano di 5 tonnellate, all’esterno molte bancarelle. Ci sono poi paya minori .
La sera assistiamo a uno spettacolo di danze con aggraziate ragazze in costume e un ottima cena.

21 marzo 2006 – MANDALAY – raggiungibile solo in barca l’antica capitale di MINGUN (ingresso alla città $ 3) è situata a 11 km a nord di Mandalay sulla sponda occidentale del fiume Ayeyarwady(nome birmano del Irrawaddy) , le barche partono alle 9 dalla 26th St e ripartono da Mingun alle 13, non ci sono altre barche, il biglietto A/R costa K 500 il viaggio dura 45 minuti circa. Da visitare la Mingun paya, incompiuta del Re Bodwpaya, ha uno stupa enorme alto 50m con ogni lato di 72m, sempre bisogna salire scalzi, nelle vicinanze c’è una gigantesca campana di 90 tonnellate che pare sia la più grande del mondo, da visitare la pagoda di Settawya con una impronta in marmo del piede di budda, la pagoda Shinbume del 1816 ed il villaggio di Mingun, ritorno a Madalay nel primo pomeriggio e visita allo Zeigyo mercato con bancarelle che vendono ogni sorta di articoli d’artigianato, anche la sera vengono allestiti mercati notturni.
Mandalay è la capitale dell’artigianato la maggior parte dei manufatti provengono da qui, dagli arazzi splendidamente ricamati, alle lacche, all’argento, agli oggetti e mobili in legno intagliato tutti finemente realizzati.

22 marzo 2006 – MANDALAY escursione per visitare le tre antiche capitali, si trovano a sud di Mandalay, due Amarapura e Inwa sulla sponda orientale del fiume Irrawaddy e Sagaing su quella occidentale. AMARAPURA a 11 km a sud, il suo nome vuol dire “città dell’immortalità”, qui si possono visitare alcune paya e rovine di palazzi e il pittoresco ponte pedonale in tek l’ U BEIN BRIDGE, il lungo un km e 200m da vedere al tramonto quando è attraversato da una variopinta folla, vicino ci sono varie case da tè per rilassarsi, il monastero Mahaganayon che ospita centinaia di monaci è all’inizio del ponte,  una volta attraversto il ponte si arriva ad un villaggio con una paya tibetana, Amarapura è famosa per la tessitura di seta e cotone. Nel pomeriggio visita di INWA pochi km a sud di Amarapura , il suo nome vuol dire “bocca del Lago” conosciuta come Ava risale al 1300, per passare l’Ava bridge si paga un pedaggio ed vietato fotografare, in città da vedere Nanmyin una torre di guardia, vari monasteri e sono ancora visibili le antiche mura, anche la Hmwe paya con ingresso a pagamento che ospita n.2 pitoni veri arrotolati intorno al budda. A 20 km a s/o di Mandalay sulla sponda opposta del fiume c’è SAGAING divenne capitale intorno al 1315 e presenta molte stupe sparse sulle colline belle da vedere dal fiume, a 10 km dalla città c’è lo stupa più famoso il Kaunghmudaw paya con una grande cupola di 46 m nello stile dello Sri Lanka. Sulla collina di Sagaing ci sono diversi zedi e monasteri per salire si pagano $ 4, ai piedi della collina ci sono negozi, ristoranti e vivaci mercati.

24 marzo 2006 – MANDALAY, di buon mattino trasferimento al porto e partenza per BAGAN via fiume, con un viaggio noiosissimo di circa 9 ore nel nulla, solo una piatta pianura senza neanche una capanna . Arrivo nel pomeriggio sistemazione all’hotel Bagan, un hotel particolare situato lungo il fiume nel parco archeologico con tanto di autentici tempietti in giardino.

25 marzo 2006 – BAGAN visita del straordinario sito archeologico, tra i più interessanti ed affascinanti di tutta l’asia, meta indispensabile per chi vuole conoscere l’arte e l’architettura birmana sviluppatesi tra il X ed il XIII secolo. L’antica capitale del regno birmano, conosciuta con il nome di Arimaddanapura, che fù conquistata dai mongoli nel 1287 vantava la presenza di più di 10.000 edifici tra monasteri, templi e pagode ora ne sono rimasti circa 4.000. Da visitare la pagoda Shwezigon con la guglia d’oro, il tempio Wetkyi-in Gubyaukkyi con le splendide pitture murali rappresentanti scene Jataka, il tempio Htilominio, noto per i suoi intarsi in gesso.

26 marzo 2006 BAGAN continua la visita del sito di old bagan, arrampicandosi sui templi più alti si ha una maggiore percezione della immensità e grandiosità del sito, ovunque giri lo sguardo sono guglie e templi.

27 marzo 2006 Bagan dopo la prima colazione si parte passando per il monte Popa famoso per il culto dei Nats (spiriti della tradizione birmana) arrivo a Kalaw, località ricca di pinete e bei panorami montani a più di 1.000 metri e quindi fresca e infatti gli inglesi la usavano per le vacanze.

28 marzo 2006 Kalaw Dopo colazione partenza per le grotte di Pindaya ( km 50 circa – ingresso $3) una lunghissima scalinata coperta o un ascensore portano all’entrata, all’interno ci sono circa 8000 statue di Budda di vari materiali disposte a formare come un labirinto, ci sono anche stalagmiti . Proseguendo per altri 93 km si arriva al Lago Inle lungo 22 km e largo 11 si trova a circa 900 m sul livello del mare ed è di una bellezza incredibile. Punteggiato da varie isole, lungo le sue sponde ci sono diversi villaggi su palafitte di pescatori famosi per il singolare modo di remare utilizzando le gambe. Si arriva a Nyaungshwe dove si pernotta all’hotel HU PIN

29 marzo 2006  Lago Inle – giornata dedicata ad esplorare la zona. Nyaungshwe, la cittadina dove c’è l’hotel  ha templi, monasteri e diversi stupa bianchi ed anche un mercato. Nei pressi c’è il villaggio di Ywama con il famoso monastero dei gatti saltanti  c’è anche un vivace mercato galleggiante affollato dai turisti con venditori di souvenir ci si arriva con un servizio regolare di barche da Nyaungshwe. volendo si possono fare gite in barca sul lago o in canoa. Si pernotta all’hotel HU PIN

30 marzo 2006 la mattina presto trasferimento all’aeroporto di HEHO ed imbarco sul volo Air Mandalay delle ore 9,55 per YANGOON arrivo ore 11,05. Nel pomeriggio visitiamo il grande Budda sdraiato alto 20 m e lungo 70 m nella Chaukhtatgyi paya con annesso mercatino dell’artigianato, passiamo per la pagoda ottagonale Sule Paya nel centro della città (in restauro) sistemazione e pernottamento hotel Kandawgyi
31 marzo 2006 YANGON trasferimento aeroporto per volo con Air Mandalay ore 11,30 arrivo a Sandoway ore 12,20 sistemazione e pernottamento a NGAPALI all’hotel SANDOWAY RESORT

Dal 1 al 7 aprile 2006  soggiorno di mare a NGAPALI all’hotel SANDOWAY RESORT dall’ottima e raffinata gestione italiana con un cuoco sopraffino.

8 aprile 2006 Sandoway volo della Air Mandalay delle ore 11,05 per Yangoon arrivo ore 11,55 proseguimento per SINGAPORE con la Singapore Airlines delle ore 16,20 ed arrivo ore 20,40 SINGAPORE ore 01,00 volo SQ 340 per ROMA arrivo 07,40

By Cristina